Licata tra tradizione e cultura nella fede
Si è tenuto nella mattinata a Licata il 28° raduno delle Confraternite della Diocesi di Agrigento sul tema “La fede in Cristo nostra via accompagni i nostri passi nella storia”. Per l’occasione i Musei e i Siti culturali sono stati resi fruibili, in via eccezionale, ai visitatori.
A renderlo noto è il sindaco di Licata Giuseppe Galanti e l’assessora ai Beni Culturali Violetta Callea.
Il raduno ha avuto luogo presso la scuola Marconi alle 8:00, dove gli alunni dell’alberghiero Re Capriata hanno allestito dei buffet per l’accoglienza. Parecchi, anche se si aspettava più affluenza, i partecipanti. Alle ore 9:00, all’interno dello spazio libero adibito a cortile dell’istituto comprensivo “Guglielmo Marconi” in via Egitto, si è svolto il convegno proprio sul tema del raduno. Alle 10:30 è iniziata, tra colori e tradizioni popolari, la processione che, da via Egitto, ha proseguito per il seguente percorso: via Generale dalla Chiesa, corso Umberto, corso Serrovira, via Amendola, corso Roma, piazza Progresso, corso Vittorio Emanuele, piazza Elena, via San Francesco, piazza Sant’Angelo. Alle 12:00, nel santuari di Sant’Angelo, è stata celebrata la Santa Messa. A presiedere i lavori l’arcivescovo metropolita di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, mentre l’animazione è stata affidata alle suore Morinelliane.
L’evento culturale-religioso è stato voluto dal vescovo Alessandro Damiano ed è stato organizzato dalle confraternite religiose di Licata quali: la Confraternita del Santissimo Salvatore, la Confraternita Maria Santissima Addolorata, la Confraternita della Madonna del Quartiere, la Confraternita di San Girolamo della Misericordia e dalle altre confraternite dell’Arcidiocesi di Agrigento.
Importante per la piena riuscita dell’evento la collaborazione delle forze dell’ordine, della Procivis e degli altri volontari per il servizio d’ordine.
Viviana Giglia, classe 1983, vivo a Licata, sono una educatrice professionale con la passione della scrittura. Ho scritto tre libri, di cui uno autobiografico, “Nata due volte”, e decine di editoriali. Adesso ho intrapreso la strada del giornalismo perché adoro scrivere e leggere in più: attivista per i diritti delle persone con disabilità, come me, con la schiettezza e l’amore per la giustizia e verità. Il mio motto è “barcollo ma non mollo”: la mia penna corre più delle mie gambe e volo in alto.