Emergono nuovi dettagli sulla morte di Laura Valentina Giunta, uccisa nella tarda serata di ieri 26 luglio
Un delitto ancora senza un responsabile quello che ha visto la morte della 32enne Laura Valentina Giunta. Il “delitto del Castello Ursino”, così soprannominato per la vicinanza dello scenario del crimine, occorso in via Di Giacomo a Catania, per l’appunto nelle immediate vicinanze del maniero medievale.
Erano le 23 di ieri, 26 luglio, quando i vicini di Laura Giunta hanno visto accorrere ambulanze e mezzi delle forze dell’ordine, forse chiamati da alcuni di loro. Accorsi sullo scenario, i sanitari hanno tentato di salvare la giovane, attinta da vari colpi di arma – non è ancora chiaro se propria o impropria – da punta e taglio nella propria camera da letto.
Purtroppo, dopo un’ora dall’inizio dei soccorsi è stato dichiarato il decesso della vittima, madre di due figli.
Molto conosciuta nel vicinato, si susseguono in queste ore i messaggi di cordoglio ed amarezza. Non si esita sui social a parlare dell’«ennesimo femminicidio»: infatti la povera Laura era nota alle forze dell’ordine avendo la stessa denunciato – a quanto si apprende – dei familiari dell’ex compagno, in atto ristretto da tempo nella casa circondariale di Caltanissetta e ritenuto dalla giovane «eccessivamente geloso». Lo stesso in passato era stato destinatario di una querela – poi però ritirata – per maltrattamenti sporta proprio dalla Giunta.
Nessuna pista è al momento esclusa per fare luce su un preoccupante fatto di sangue che si inserisce, quale che ne sia la causa, in una sequenza che ultimamente sta molto allarmando quanti vivono nell’area del capoluogo etneo.
Al lavoro la Procura Distrettuale etnea, guidata da Carmelo Zuccaro, che – da quanto emergerebbe – avrebbe trasmesso altresì gli atti alla Procura per i minorenni di Catania, coordinata dalla procuratrice Carla Santocono. A questo punto è lecito chiedersi su chi starebbero cadendo i sospetti, e secondo alcuni si tratterebbe del figlio 15enne della vittima, che già in passato avrebbe palesato i cattivi rapporti con la madre.
Rimane al momento l’amarezza per la vita di una giovane madre spezzata con violenza improvvisa, con l’auspicio che chi si è reso responsabile dell’efferato gesto venga individuato, senza che si trascurino le dinamiche che portano a simili avvenimenti.
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