Conclusa la quarta edizione di Etnabook: ancora una volta, il Festival del libro e della cultura tra i più apprezzati nel panorama nazionale
Etnabook 2022 volge al termine: cinque giornate fitte di incontri e confronti che hanno avuto come obiettivo primario quello di diffondere la cultura e far avvicinare i tanti appassionati e curiosi accorsi ad assistere alle serate, ai libri e alla lettura.
Il presidente Cirino Cristaldi in chiusura ha affermato: «Sono molto soddisfatto per la buona riuscita dell’evento che anno dopo anno cresce sempre più. Il nostro è un continuo Diventare (parola simbolo dell’edizione Etnabook 2022, n.d.r.) e, proprio per questo, sin da domani ci metteremo al lavoro per organizzare la quinta edizione di Etnabook, che sarà quella della maturità».
Nel corso degli anni (la prima edizione, nel 2019, n.d.r.) il festival ha formato una vera e propria rete che unisce il cuore di Catania ai comuni limitrofi con l’intento di accomunare l’intero territorio etneo ancora di più di quanto non lo fosse già prima.
Oltre agli incontri al Palazzo della Cultura di Catania, roccaforte del festival, ci sono stati quelli all’Expo Pedara, coordinati egregiamente da Simona Zagarella e Mario Cunsolo del Circolo Letterario Pennagramma; le presentazioni di Algra Editore che hanno tenuto compagnia, ogni pomeriggio, al pubblico della Rinascente… E come dimenticare i più piccoli, coloro i quali diventeranno i lettori di domani? A questo ci ha pensato la sezione EtnaKids, con appuntamenti al Campus Athena e presso il Mondadori Bookstore D’Annunzio.
Appuntamenti a cui il pubblico ha sempre risposto con entusiasmo così come ai due incontri svoltisi alla Mondadori del Centro Commerciale Katanè, che hanno aperto la prima giornata del festival con due celebri scrittrici, Francesca Maccani e Viola Di Grado, entrambe premiate con la menzione speciale di Letto, Riletto… Recensito! consegnata dal fondatore del premio, nonché nostro presidente scientifico del festival, Salvatore Massimo Fazio. Lo stesso riconoscimento è stato assegnato durante le giornate del festival, ad autori quali Massimo Arcidiacono, Orazio Licandro e Francesca Calì.
Come ogni anno, la serata della premiazione delle tantissime opere inedite ed edite che hanno partecipato al contest Etnabook 2022 – Cultura sotto il vulcano e provenienti da tutte le parti d’Italia è stata condotta da un eccellente Paolo Maria Noseda, questa volta accompagnato dalla brillante Rossella Pagano.
Interessanti ed emozionanti sono stati anche gli incontri della rassegna EtnaStar, ideata e organizzata da Debora Scalzo. Tra questi spicca l’incontro Per non dimenticare con Giovanni La Perna, Antonio Vullo e Rosalba Cassarà (questi ultimi in collegamento telefonico): a distanza di 30 anni dai tremendi attentati mafiosi ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, abbiamo voluto ricordare il lavoro e il significativo impegno civile di questi immensi uomini e i loro collaboratori attraverso il racconto e le testimonianze di chi quelle tragedie le ha vissute in prima persona. A La Perna e Vullo sono stati consegnati delle menzioni speciali di EtnaStar.
Una delle tante perle della rassegna è stata l’incontro con Alessandro Cecchi Paone, che nelle vesti di consulente artistico di questa quarta edizione è stato un valore aggiunto. Cecchi Paone, insignito, per l’occasione, con il Premio EtnaStar – Cascia Lab per l’eccellenza italiana, ha parlato di informazione, futuro, di giovani e tecnologia coinvolgendo il pubblico presente come solo lui, da grande divulgatore scientifico quale è, ha sempre saputo fare.
Non sono mancati i Premi Etnabook attribuiti a personalità che si sono distinte in campo culturale e letterario, consegnati al giornalista e autore Francesco Musolino e agli scrittori Adriano Di Gregorio e Barbara Bellomo.
Il tema di quest’anno è stato Diventare, e a conclusione possiamo affermare che Etnabook diventa, anno dopo anno, un festival di riferimento per la cultura italiana: questo accade grazie all’impegno della giovane direzione organizzativa e di tutte le maestranze composte da professionisti, tecnici e volontari che non possiamo esimerci dal ringraziare per il loro lavoro incessante che permette di mettere in scena un Festival di qualità, inclusivo e arricchente.
Per l’occasione, si ringraziano anche tutti i partner e gli sponsor che hanno collaborato con il Festival, i sindaci e gli assessori dei Comuni di Catania, Gravina di Catania e Pedara per aver supportato un evento di tale rilevanza culturale.
Mi chiamo Federica Duello, sono traduttrice e divulgatrice culturale. Attiva da un decennio nel settore, abbraccio l’integrazione tra culture soprattutto nel settore editoriale, sociale e musicale.