LICATA AVRÀ LA SUA PINACOTECA

gallery windows

Un nuovo punto a favore della cultura in una città che punta sui propri asset in chiave turistica

Finalmente, dopo circa dieci lunghi anni di attesa, la città di Licata avrà la pinacoteca comunale. Ancora sono in corso gli interventi di realizzazione dello spazio espositivo, grazie alla collaborazione tra il Parco archeologico, la Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento e il Comune di Licata.

Il il sindaco di Licata Giuseppe Galanti e l’assessore ai Beni Culturali Violetta Callea con queste parole chiariscono cosa è previsto:
«Sono stati da poco completati i lavori di adeguamento edilizio dei locali che ospiteranno la sezione storico-artistica nella quale saranno esposti i dipinti di proprietà comunale custoditi da decenni nei magazzini del Museo archeologico e diverse sculture. Lavori che hanno comportato anche la creazione di un varco di collegamento tra la prima grande sala del Museo e l’ala dell’ex plesso San Salvatore. Il Museo archeologico sarà dunque arricchito da una sezione storico-artistica dedicata alla custodia ed esposizione di dipinti e sculture di pregio che andrà ad ampliare l’offerta culturale destinata alla fruizione turistica. Il direttore dell’Ente Parco Archeologico, Roberto Sciarratta, ha comunicato, inoltre, che si sta provvedendo alla sostituzione della rampa di accesso che conduce alla sezione che ospita i “Gioielli della Signora” per permettere anche alle persone con disabilità di poter ammirare i preziosi reperti ellenistico-romani recuperati nell’area archeologica di Monte Sant’Angelo. Tornando alla Pinacoteca, si sta procedendo all’allestimento degli spazi museali per renderli più sicuri e fruibili ai visitatori. Attualmente è in corso d’opera l’analisi dei dipinti che necessitano urgenti interventi di restauro conservativo e la selezione delle opere d’arte da esporre. Saranno sicuramente esposte oltre alla Madonna del Latte, anche la Madonna del Soccorso e le Quattro Virtù Cardinali di scuola Gaginiana, insieme ad altre opere scultoree del rinascimento siciliano come il sepolcro di Elisabetta Gravina».

Pino Galanti e Violetta Callea concludono così: «Abbiamo proposto alla Soprintendenza e all’Ente Parco di valutare anche la possibilità di esporre, rendendoli finalmente fruibili al pubblico, la Madonna col Bambino e i Santi Cappuccini di Fra Felice da Sambuca e un grande dipinto su tela attribuito a Giovanni Portaluni raffigurante il Patrocinio della Santissima Trinità e l’Elemosina dei Rossi, attualmente custoditi in alcuni locali del Municipio».

Che la cultura sia in ripresa in città?

Dopo l’annuncio dell’inizio della ristrutturazione del Teatro Re Grillo, è il turno della Pinacoteca.