Furono due, entrambe memorabili, le visite della monarca britannica nella capitale siciliana Palermo
Ed è infine giunto per Elisabeth Alexandra Mary, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, oltre che di altre 14 nazioni in tutto il mondo e capo della Chiesa d’Inghilterra, il momento di passare il testimone al figlio primogenito Carlo.
A 96 anni di età, e dopo 70 anni sul trono, ne è stata annunciata la morte da Buckingham Palace. La Regina Elisabetta II è venuta a mancare nell’amata tenuta di Balmoral, in Scozia.
Non sono mancate le critiche, inevitabili dopo un così lungo mandato. Ed era molto amata, in patria (o – meglio – si dovrebbe dire patrie) come all’estero.
E in Sicilia.
Nella nostra isola era venuta due volte. La prima, in visita ufficiale, giunse a Palermo via mare, con lo yacht Britannia, nel 1980. Accompagnata, sempre tre passi indietro, dall’onnipresente Principe consorte Filippo, che adesso la regnante britannica ha raggiunto nel riposo dopo una sostanzialmente breve e dignitosa vedovanza.
La regina amò Palermo, considerandola alla stregua della capitale che fu, come la aveva amata sua nonna, Maria di Teck. Tanto da voler prolungare la propria presenza in città. Palermo, del resto, è città cara agli inglesi, che almeno dal XIX secolo vi si sono stabiliti dando un importante contributo culturale ed imprenditoriale.
Seconda visita in Sicilia, sempre a Palermo, nel 1992. Atterrando a Punta Raisi, la Regina era attesa sempre dal Britannia, sempre nel porto di Palermo, con destinazione Malta. Una visita veloce, che però fu colpita da un grave imprevisto. Cinque giorni prima, il barbaro assassinio dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, sua moglie, e degli agenti della scorta. Elisabetta volle fortemente rendere omaggio a quei martiri. Il corteo che avrebbe portato la regina ed il principe al porto si fermò in autostrada, sul punto ove avvenne l’attentato. Pronunciò solo una parola innanzi a quello scenario bellico: «incredible, incredible». La sovrana depose una corona di fiori, accanto a quella del Presidente della Repubblica Italiana. E lì si trattenne in preghiera.
Ed è con questo ricordo che vogliamo ringraziarla e ricordarla.
R.H.C.
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