Le scienze sociali ci vengono incontro per approntare un elenco efficace
Questi ultimi giorni dell’anno sono il momento di fare bilanci sui vari obiettivi raggiunti negli ultimi 12 mesi e quelli che, invece, che sono stati mancati. Ma scusate, vi ricordate tutto quello che avevate pianificato lo scorso anno per il 2022?
Se avete una memoria che fa cilecca, potrebbe esservi utile stilare una lista dei buoni propositi per il 2023. Ci avete già pensato? Questi sono i giorni veramente ideali, tra una abbuffata e l’altra per buttar giù un po’ di idee e di progetti, distraendosi dal cibo.
Provate a farlo analizzando i vostri pensieri e i vostri sogni, anche quelli più impensabili. Metteteli su carta, file del pc, del tablet o dello smartphone: dopo tutto sognare non costa nulla!
Bisogna cambiare vita o, almeno, provare a migliorarla.
Non importa l’età che hai: 30, 40, 50, si può sempre! A prescindere dalla situazione personale, professionale o finanziaria. Ciò che serve è rivolgere le proprie idee verso prospettive future e riprendere in mano il timone della propria vita. Un esempio è quello di concentrarsi sulla salute.
Infatti, iniziare a mangiare sano e fare esercizio fisico aiuterà a riacquistare le energie che sembravano ormai perdute, tutto sommato migliora la qualità della vita. Non solo ciò, ma anche dedicare il proprio tempo a migliorare le vecchie amicizie, iniziarne di nuove e trascorrere più tempo con i vostri cari è molto importante. Per ultimo, non per importanza, bisogna iniziare a dedicare dei momenti a sé stessi.
Ma in che modo?
Trovando un nuovo hobby o uno sport, dedicandosi alla lettura o a qualche attività piacevole, oppure semplicemente rilassarsi e ricaricarsi. Anche se sono piccoli cambiamenti, però possono avere un grande impatto sul proprio benessere psico-fisico. Il 2023 sembra essere l’anno giusto per fare dei cambiamenti che miglioreranno la vita di tutti noi!
Alcuni buoni propositi esemplari sui quali concentrare tutte le nostre forze potrebbero essere:
- imparare una nuova lingua;
- iniziare un nuovo sport;
- migliorare la propria condizione fisica;
- terminare un progetto iniziato nel 2022;
- leggere almeno uno o due libri al mese.
Uno dei metodi più utilizzati per l’applicazione dei buoni propositi è la regola che gli esperti in economia chiamano 80/20, efficace per ridurre gli sprechi di tempo ed energia e raggiungere il prima possibile gli obiettivi prefissati.
Conosciuto anche come principio di Pareto dall’economista Vilfredo Pareto che lo formulò a fine XIX secolo. Professore all’Università di Losanna in Svizzera, la sua opera si basava sulla distribuzione dei redditi divenendo poi famosa come la regola 80/20, applicata sia nell’ambito economico anche in più ambiti. (Ad esempio si era accorto che l’80% delle verdure del suo orto erano prodotte dal 20% delle piante).
Ciò iniziò ad essere applicato in altri ambiti:
- l’80% delle conseguenze è prodotto dal 20% delle cause
- l’80% dei risultati deriva dal 20% degli sforzi e del tempo impiegato
- l’80% dei profitti deriva dal 20% dei clienti
- l’80% dei guadagni in borsa deriva dal 20% degli investitori.
Unendo tale principio a una più efficace gestione del tempo per la realizzazione dei propri buoni propositi 2023, si può concludere affermando che: se abbiamo dieci cose da fare, due di queste valgono quanto le altre otto messe assieme.
Oppure iniziare a pensare di eliminare il superfluo. Ricordiamo la regola del poco ma buono. Individuate non solo le priorità, ma soprattutto le cose da escludere e che vi fanno perdere tempo. Si sa, less is more e, soprattutto, invece che cercare di fare sempre di più in un mondo che ci vuole sempre più produttività e omologati conviene adoperarsi solo per ciò che conta. Tenendo conto di quello che disse Seneca«non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne sprechiamo molto».
Per il resto non lasciamoci mai abbattere da nulla, BUON 2023 A TUTTI!
(l’immagine in evidenza è di Jernej Furman)
Viviana Giglia, classe 1983, vivo a Licata, sono una educatrice professionale con la passione della scrittura. Ho scritto tre libri, di cui uno autobiografico, “Nata due volte”, e decine di editoriali. Adesso ho intrapreso la strada del giornalismo perché adoro scrivere e leggere in più: attivista per i diritti delle persone con disabilità, come me, con la schiettezza e l’amore per la giustizia e verità. Il mio motto è “barcollo ma non mollo”: la mia penna corre più delle mie gambe e volo in alto.