Ne parliamo con Paolo Zanoccoli, ideatore del circuito “Made in Sicily”
Oggi parliamo di nuoto in acque libere e ne parliamo con Paolo Zanoccoli, patron del Gran Prix Sicilia Open Water. Parliamo di quella disciplina sportiva fino a poco tempo fa conosciuta da addetti ai lavori e pochi appassionati e che è esplosa, arrivando così al grande pubblico, con i successi Olimpici di Gregorio “Greg” Paltrinieri a Tokio 2020 e a seguire quelli ai mondiali.
8 anni fa un nuotatore di fondo, per la precisione Paolo Zanoccoli, pensò di organizzare un circuito regionale in Sicilia che comprendesse alcune tappe di gare di fondo e una finale con vincitori finali dell’intero “campionato”.
Nasce così nel 2016 il Gran Prix Sicilia Open Water. Da allora sono state disputate 7 edizioni che hanno toccato tutti i punti più belli della costa siciliana, da Siracusa a Palermo, da Milazzo a Licata, da Avola a Donnalucata, da Cefalù a Messina.
«Siamo partiti da numeri modesti, ma che lasciavano ben presagire per il futuro – ci dice Zanoccoli, factotum e ideatore del GP – i numeri ci hanno dato ragione ogni anno di più, confermando che la voglia di nuoto in acque libere, amatoriale e agonistico, in Sicilia e non solo era tanta e le occasioni per potersi mettere alla prova erano poche».
«Quest’anno abbiamo disputato 9 tappe, e per ogni tappa ci sono state gare di fondo e mezzofondo per agonisti F.I.N. e gare sprint per tesserati A.S.I., ente di promozione sportiva con il quale collaboriamo ormai da 3 anni».
L’edizione 2022 ha visto gareggiare i nuotatori a Isola delle Femmine, Donnalucata, Sferracavallo, Siracusa, Cefalù, Milazzo, Messina e Avola dove è stata disputata per il secondo anno consecutivo la Finale. Per i più curiosi il calendario lo trovate qui: https://www.siciliaopenwater.it/gare/
– Paolo, ci dai dei numeri?
«I numeri del GP sono diventati importanti. Si parla di un numero di atleti partecipanti che varia tra 100 e 150 atleti iscritti per singola gara. Da diversi anni ormai gli atleti partecipanti arrivano da ogni parte di Italia. Quest’anno abbiamo avuto squadre che sono scese da Lombardia, Toscana, Liguria, Sardegna e Calabria. In 3 tappe di questo Gran Prix ci sono state gare valide per il Gran Prix Italia Agonisti – classifica riservata ad atleti agonisti F.I.N. – nello specifico la 10 Km di Milazzo, la 5,8 Km di Isola delle Femmine e la 5 Km della finale di Avola».
– il Covid ha condizionato il vostro circuito?
«Possiamo dire con un pizzico di orgoglio di essere stati gli unici ad organizzare gare a mare, amatoriali e professionistiche, durante il periodo Covid appena ciò è stato reso possibile dalle norme. E in quelle gare abbiamo avuto il boom di iscritti che si è trasformato in un quasi impercettibile calo nelle edizioni successive ma che ci ha permesso di rafforzare la nostra presenza nel panorama nazionale. Il Covid purtroppo ha fatto danni irreparabili al movimento, causando diverse chiusure di impianti sportivi e diversi atleti a causa del Covid hanno smesso di nuotare. I settori giovanili propaganda si sono svuotati. Ed è per questo motivo che ci riteniamo soddisfatti dei risultati ottenuti anche post Covid».
– a che livello sono i partecipanti al Gran Prix Sicilia?
«Il livello è altissimo – ci dice Paolo Zanoccoli – tra gli agonisti abbiamo avuto risultati eccellenti. Quest’anno ci sono stati degli atleti convocati ai campionati Europei giovanili, abbiamo vinto per la prima volta il Trofeo delle Regioni a Piombino a fine Giugno vincendo moltissime gare e piazzando moltissimi podi, battendo regioni come la Campania e la Liguria dominatrici da sempre di questo settore. E notizia fresca di giornata ci riporta che 3 atleti giovanissimi sono stati convocati alla coppa Comen in programma a Belgrado dal 4 al 7 Ottobre prossimi. Posso dire con orgoglio che stiamo raccogliendo i frutti del lavoro certosino fatto in questi 7 anni di Gran Prix Sicilia».
– una macchina organizzativa pazzesca?
«Hai detto bene, pazzesca. Ogni edizione cresciamo sempre di più e vogliamo dare sempre qualcosa in più ai nostri atleti, sia in termini di servizi che di location. La struttura organizzativa del GP è ormai solida e collaudata e ogni singola società che organizza i vari eventi, credendo nel progetto è cresciuta con esso. Questo ha portato ad avere tappe con standard qualitativi molto simili fra loro. Obiettivo ricercato sin dall’inizio per far si che chiunque volesse affacciarsi in questo mondo avesse la certezza, indipendentemente dal luogo di trovare un ambiente professionale e adatto a vivere una giornata di sport e divertimento».
– Paolo, come siamo messi ad aiuti pubblici?
«Mi verrebbe da dire fammi la domanda di riserva, ma l’argomento è importantissimo per noi e per tutte le altre discipline sportive. Dagli enti e dalle amministrazioni pubbliche purtroppo riceviamo poco o niente. Le amministrazioni comunali, nessuna esclusa, sono tutte al collasso e quando ci va bene riescono a darci del supporto logistico. Un po’ di soddisfazione abbiamo avuto dall’Assemblea Regionale Siciliana che ha fornito un patrocinio all’intero circuito. Dalla Regione Siciliana, tranne che per un aiutino per una tappa, tutto tace. Questo rende tutto quanto complicato ed ogni anno rischia di essere l’ultimo. Gli sponsor ci hanno sostenuto e ci sostengono ma con la crisi galoppante anche loro fanno fatica a reggere i ritmi del Gran Prix. Da quest’anno abbiamo un media partner che ci sostiene, SportWebSicilia, e per questo ci chiamiamo SwS GP Sicilia Open Water».
– Come saranno le giornate di Paolo Zanoccoli dal giorno dopo la finale di Avola?
«Un paio di giorni di riposo e si riparte per il Gran Prix 2023, con i sopralluoghi alla scoperta di nuove e bellissime location dove fare nuotare i nostri atleti e si andrà alla ricerca di partners commerciali, tecnici e strategici per fare una edizione 2023 che superi quella stupenda di quest’anno».
Una piccola nota polemica vogliamo aggiungerla noi unendoci al celato appello di Paolo Zanoccoli, che estendiamo in favore di tutte le discipline sportive che tanto fanno per i nostri giovani. È indispensabile alzare l’attenzione sugli sport, soprattutto quelli che si occupano di giovani. Se ne guadagna in prevenzione medica e del disagio sociale dilagante. Lo sport forma donne e uomini migliori e va sostenuto ed incoraggiato. Inoltre eventi di questa portata generano, nei luoghi toccati dalle varie tappe, un indotto economico nel settore turistico e dell’accoglienza enorme, aiutando quella destagionalizzazione dell’offerta turistica tanto sbandierata da tutti i politici ma mai veramente sostenuta dalle pubbliche amministrazioni. Cari amministratori e cari politici: SIATECI.
In conclusione, non possiamo che aggiungere che siamo una terra di mare e in mare riusciamo a fare cose bellissime. Seguite il GP Sicilia Open Water e viva il nuoto in acque libere.
Sito Web GP: www.siciliaopenwater.it
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Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCD9_Y96Hd012Lw3myaY5P0Q
Sono un musicista, imprenditore nel settore turistico e un rugbysta. Scrivo e produco canzoni per me e per conto di altri artisti. Ho scritto e diretto un film dal titolo “U Scrusciu du Mari” per il quale ho curato anche le musiche. Il rugby e la musica sono le due metafore della vita nelle quali mi riconosco maggiormente. Scrivo perché adoro il confronto e mi arricchisce leggere i commenti ai miei articoli.