STADIO TOMASELLI: PARLA LA NISSA CALCIO

righe tomaselli

Sostegno delle Zebre Rugby alla società della palla ovale nissena

Avevamo parlato in un nostro precedente articolo del problema della doppia segnatura delle linee Calcio/Rugby che rischia di ritardare l’apertura del Stadio “Marco Tomaselli” di Caltanissetta.

In merito alla vicenda avevamo raccolto le dichiarazioni della Nissa Rugby, società nissena che milita nel campionato di serie C di rugby, già costretta in questi giorni a rinviare ufficialmente la sua prima partita a seguito della non consegna per tempo del campo Tomaselli, e della Federazione Italiana Rugby.

Per completare il quadro della situazione riportiamo la posizione della Nissa Calcio raccolta in una conversazione telefonica con il presidente della società Sergio Iacona:

«abbiamo vissuto e stiamo vivendo gli stessi disagi che immaginiamo vivano gli amici del rugby in questo momento. L’indisponibilità di una struttura dove disputare allenamenti e partite ci ha portato a spostarci a Riesi e in altri paesi limitrofi per poter effettuare preparazione ed allenamenti ci dice Sergio Iacona può capire che disagio e che aggravio di spese comporta tutto ciò per una società piccola come la nostra».

Chiediamo al Presidente Iacona di raccontarci il problema e illustrarci le loro eventuali proposte per risolvere la disputa:

«si tratta di un problema di regolamenti delle Federazioni Calcio e Rugby, leggermente diversi riguardo alla segnatura dei campi in erba sintetica. Per la F.I.G.C. è imprescindibile la segnatura “indelebile” del terreno di gioco su superficie sintetica. Ed è inoltre inammissibile la presenza di segnature, durante lo svolgimento delle gare, relative ad altri sport. In particolare la segnatura del campo da Rugby sarebbe totalmente incompatibile, a norma di regolamento F.I.G.C., con una partita di calcio».

«Al contrario – continua Iacona sappiamo che per il Rugby la segnatura “delebile” su superficie sintetica è consentita e tollerata. Inoltre ci risulta che la segnatura relativa al gioco del calcio non è incompatibile con una partita di Rugby e può, dunque, coesistere con le linee per la palla ovale».

Dunque ci sembra di capire che la soluzione da voi prospettata sarebbe quella di segnare in maniera “indelebile” il terreno di gioco per il calcio e di segnare in forma “delebile”, ogni qual volta si dovesse disputare un incontro di Rugby, le linee adatte a questo sport?

«Questa sarebbe una soluzione possibile – risponde Iaconama ribadiamo come Nissa Calcio che la decisione finale spetta al Comune di Caltanissetta. Possiamo solo ricordare a chi decide che il campo Tomaselli è nato per il calcio, sport nazionale che riveste in Italia un’importanza più grande rispetto a tutti gli altri sport ed è lo sport più seguito, e che è impensabile che Caltanissetta possa rimanere senza una squadra di calcio».
«Noi siamo assolutamente favorevoli – continua Sergio Iacona – alla convivenza con gli amici della Nissa Rugby nella struttura del Tomaselli e auspichiamo che si trovi prestissimo una soluzione e che anche gli amici del Rugby possano tornare a giocare sul campo di Pian del Lago. Adesso aspettiamo la decisione dell’amministrazione comunale».

Una posizione fortemente conciliante quella espressa dal presidente Iacona che prospetta una soluzione che non sembra però coincidere con le perplessità espresse dalla Federazione Italiana Rugby.

Intanto il caso Tomaselli arriva alla ribalta nazionale con la presa di posizione, a sostegno della Nissa Rugby, da parte della società Zebre Rugby Club che milita come franchigia nel Torneo Internazionale United Rugby Championship – ex Guinness PRO14. Con un post su Facebook che riportiamo, raccontano la vicenda e rilanciano il sostegno e la petizione nazionale partita sul web a sostegno rispetto del capitolato del bando. La sensazione percepita negli ambienti del rugby sembra essere quella che la Nissa Rugby rischi l’esclusione dal campo Tomaselli a favore del calcio.

zebre

https://www.facebook.com/ZebreParma/posts/5622199457855805

Petizione On Line: https://chng.it/2zhMYKGFmS

Una soluzione che viene suggerita su Facebook è quella della doppia segnatura indelebile a due colori. Riteniamo però impensabile che il capitolato non abbia previsto a monte una soluzione concordata preventivamente con le Federazioni destinatarie dell’impianto.

La palla – è proprio il caso di dire – passa adesso al Comune dal quale aspettiamo una replica da noi chiesta direttamente al Sindaco Roberto Gambino ma non ancora arrivata. E speriamo che questa palla possa essere sia tonda che ovale.